giovedì 18 settembre 2014

ALL’ATTA(AAAAA)CCO!



Notizia del giorno: “Les USA annoncent aujourd'hui envoyer 3.000 soldats en Afrique pour stopper le virus Ebola"…
Punto primo: perché gli USA devo sempre fare i grandiosi?!
Punto secondo: 3.000 soldati in Africa?!? La nostra zona sanitaria conta da sola 178.911 abitanti.
Punto terzo: credono di poter dire “mani in alto o sparo” al virus dell’ebola?!
Al di la di questa notizia per la quale ammetto di non aver cercato la fonte, la credibilità e neanche fatto una ricerca bibliografica accurata… mi sento di dire ai miei amici/parenti/compagni di merende: TRANQUILLI! Qui l’ebola non c’è.
Qui si muore per anemia, fame, polmonite, parto, peritonite, meningite, gastroenterite…ma alla base di tutto metterei l’ignoranza e la saccenza.
Vi voglio raccontare di una bimba, Mputu (Verò per gli amici bianchi), arrivata 45 giorni fa all’ospedale, tutta pelle e ossa con la ovvia diagnosi di malnutrizione acuta (marasma). In tutto questo tempo non ha preso un kg, anzi ne ha persi ancora, e le spiegazioni che ci vengono date dagli infermieri e dai medici sono sempre le stesse “è arrivata in un stato di malnutrizione troppo elevato”, “aspettiamo che migliori”, “si è tolta da sola il sondino”, “ha la diarrea”, “vomita”… Finché sabato, mi sono accorta che l’occhio destro era un po’ offuscato, quasi bianco. Allarmata avverto il medico, sospettando una complicazione da avitaminosi, come mi suggeriscono tutti i libri, libretti, libricini sulla malnutrizione che ho letto. L’oftalmologo la visita e le da della Tetraciclina (cura per la congiuntivite) quando il protocollo nazionale del Congo per la malnutrizione, specifica chiaramente che in questo caso bisogna prescrivere l’azitromicina. 
Mi dimentico sempre che quel protocollo l’abbiamo letto solo io e Stefano…(“Se vuoi nascondere qualcosa ad un Congolese, mettilo in un libro” cit.) 
Portando la pagina precisa del manuale al medico siamo riusciti a convincerlo, con non poche parole, a cambiare la terapia. Troppo tardi, il mattino dopo Verò ha letteralmente la pupilla fuori dall’orbita (tecnicamente esoftalmo), l’occhio non si può più salvare, si deve rimuovere (aspettiamo l’oculista da Kananga, sperando che arrivi prima di un’ennesima complicazione). Nel frattempo anche l’occhio sinistro mostra una xeroftalmia (patina opaca bianca). Nonostante il medico continui a non ammettere che la causa principale sia la mancanza di vitamina A, lunedì siamo riusciti a dare a Verò una dose della stessa (farmaco che per altro riceviamo gratuitamente). Speriamo con tutto il nostro cuore che per colpa nostra non perda completamente la vista e che inizi a recuperare un po’ di peso con l’aiuto del nuovo sondino nasogastrico. Oggi abbiamo somministrato la vitamina A anche a tutti i 24 bambini malnutriti che abbiamo in carico. Spero che l’exploit di lacrime di rabbia e impotenza che non sono riuscita a trattenere nell’ufficio del medico e che l’ha seriamente turbato, possa in qualche modo rendere il suo lavoro più meticoloso. 
Buon ventottesimo compleanno a me.

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