Ed eccomi arrivata
all’ultimo trimestre in RDCongo, sopravvissuta alla mancanza dell’inverno con
la neve e gli addobbi natalizi e il volersi tutti un po’ più bene… leggermente
consolata dal fatto che anche a Cuneo non sia sceso un fiocco di neve…
Babbo Natale è
arrivato un po’ in ritardo, e attraverso i visitatori della scorsa settimana ci
ha mandato del formaggio che non vedevamo da mesi e prosciutto e salame dei
quali mi ero ormai dimenticata il sapore, per non parlare del container che era
partito dall’Italia a luglio ed è finalmente arrivato qui il 10 gennaio e che
trasportava, oltre che macchinari per l’ospedale e vestiti anche un piccolo
rifornimento di pasta e di sfizi come peperoni e carciofi sott’olio che ci
siamo divorati in quattro e quattr’otto!
A partire dalla mia
quarta malaria il 1° gennaio, direi che la vita non è cambiata più di tanto con
l’arrivo dell’anno nuovo, forse è cambiato il mio modo di stare qui, il sapere
di avere ancora (o solo più) 80 giorni per raggiungere gli obiettivi
prefissati, per effettuare i passaggi di consegna e valutare il mio lavoro qui
mi fa vedere le cose sotto un’altra luce.
Devo ammettere che
ormai mi sono un po’ abituata alla vita di villaggio, e quando ho avuto l’occasione
di andare in città per la prima volta da quando sono arrivata, il mese scorso,
mi sono sentita quasi una disadattata. Ero stupita e intimorita nel vedere
negozi, macchine, il ristorante, il bar e addirittura un mini supermercato, solo
al mio rientro a casa la sera mi sono resa conto di essere stata in tensione
tutto il giorno (le tre ore di auto di andata, e quelle di rientro con
impantanamento non hanno aiutato) ma credo che ad agitarmi fosse tutta quella
gente della città, la vita frenetica e la confusione. Devo dire che però quel
giorno io e Stefano ci siamo mangiati il simil kebab più buono del mondo (malinconia
di casa a mille).
Per quanto riguarda
le mie attività, oltre all’ormai noto centro nutrizionale, il buon Stefano, rientrando
in Italia, mi ha passato le sue creazioni: il deposito della farmacia e il
laboratorio di ottica. Tranquillo Ste, per ora tutto fila liscio, non ho ancora
dato fuoco a niente!
Per la fine del mese
mi sto preparando a lasciare la gestione amministrativa, logistica e le attività riabilitative del centro nutrizionale alla controparte locale
del Coe, nella figura di una suora infermiera che da novembre segue già la
parte sanitaria. Nei mesi di febbraio e marzo invece mi occuperò del passaggio
di consegna della farmacia e della sistemazione della lunetterie (laboratorio
di ottica) dopo di che sarò pronta per il rientro in Italia! Yeah!
PS: La cosa più difficile sarà salutare i cuccioli d'uomo del centro nutrizionale!