Sono partita dall’Italia all’inizio dell’estate e da 7
mesi mi sembra di essere sospesa nella stessa stagione, come in un blocco
spazio-temporale (forse aver visto il film “Inception” di recente non mi ha
fatto bene).
Ad ogni modo non riesco proprio a sintonizzarmi con il
fatto che tra 22 giorni festeggeremo il Natale. Sarà anche perché in questo “mondo
parallelo” non esistono alberi di Natale, vetrine agghindate, Babbo Natali
appesi ai balconi, luminarie varie, neve, Fantaghirò in tv, panettoni, pubblicità
di corsi assurdi di bricolage natalizi, difficili elaborazioni del menù del
cenone o pranzone, incastri di cene di lavoro/amici/famiglie acquisite,
lotterie da preparare, banchetti da organizzare etc etc, ma soprattutto sarà perché
qui nessuno è più buono e ciò disturba molto il mio animo da sognatrice.
Non ho ancora capito se è una cosa che mi dispiace o no, questo
Natale-non-Natale, sicuramente sentirò un po’ di nostalgia tra il 24 e il 31 ma
tutto sommato la bolla temporale in cui mi trovo è comoda e soprattutto
calorosa (tradotto: nessuna neve da spalare!).
Mi rendo conto che questo post è un po’ inutile ma sono
davvero troppo stanca per elaborare un saggio sull’andamento economico e
socio-politico di Tshimbulu in questo momento. Tanti bimbi di cui prendersi
cura, tante persone da seguire nel lavoro, giornate troppo corte per fare
tutto! Insomma, tutto nella normalità! ;-)
Buono spirito natalizio a tutti!