lunedì 10 novembre 2014

LA CRISI DI MEZZO SVE



Come in ogni percorso (della mia vita perlomeno) che si rispetti ecco che ad un certo punto arriva la crisi.
Mancano 148 giorni al mio rientro in Italia, sono passati circa 200. Già il fatto che abbia il count-down (maledetta app) è sintomo di crisi.
Fin da piccoli noi occidentali veniamo cresciuti con il principio della progettazione e dell’effetto causa-conseguenza, non mangiare troppe caramelle perché ti viene mal di pancia, peggio ancora se le accetti dagli sconosciuti; vai a scuola perché impari tante cose e da grande potrai fare il lavoro che vorrai; metti da parte la paghetta così diventi ricco; comportati bene sennò te le prendi e via dicendo…
La tua mente è ancora più complicata se hai avuto una formazione scout: sentieri da percorrere; impegni e mete da conquistare; coeducazione; educazione non formale; correzione fraterna; scoprire, acquisire competenze e diventare responsabili ma soprattutto applicare sempre il trapasso di nozioni…
E poi arrivi in Congo, a Tshimbulu, e devi resettarti perché con il tuo modo di pensare e approcciarti alla vita e alla gente hai passato dei mesi molto difficili, pieni di delusioni e con rarissime soddisfazioni. La soluzione suggerita dovrebbe essere quella di non pensare al futuro, al “quando non ci sarò più io” ma di agire sul “qui e ora”. E come si fa?! Non sono stata programmata per questo!!!
Forse le brevi e positive esperienze che ho fatto e la grande volontà nell’aiutare il prossimo mi avevano fatto idealizzare la cooperazione o forse è solo il Kasai, una provincia della RDC che è particolarmente difficile, fatto sta che qui le cose non sono così rosee.
E quell’entusiasmo di partenza, che non mi ha fatto dubitare un momento nel lasciare il mio nido per 12 mesi, si è un po’ affievolito fino a disintegrarsi completamente la scorsa settimana quando l’unico mio collaboratore del centro è stato sorpreso a rubare il cibo dei bambini malnutriti.
Qualche giorno di crisi, di dubbi e di ipotetici cambi di volo ma alla fine la scelta è quella di provare a riprogrammarmi. A breve la strategia. Per oggi la giornata non è andata poi così male.  Devo solo ricaricare la positività!

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