Mi è capitato tante volte prima della partenza per il Congo
di fantasticare sulla realtà che avrei trovato una volta arrivata qui , pensavo
ai colori, ai tramonti, alle notti stellata e sprattutto pensavo a tutti i
nuovi suoni e le meraviglie della natura che avrei avuto la possibilità di
vedere e sentire, immaginavo che mi sarebbe capitato di sentire il ruggito dei
leone, di vedere scimmie arrampicarsi, elefanti per le strade , capanne, alberi
altissimi di cocco e tantissime palme..
Tutto questo dando un occhiata a quello che mi circonda l’ho
trovato(a eccezione dei leoni edegli elelefanti) e mi ha riempito gli occhi, le orecchie e il
cuore di gioia. Quando poi mi sono soffermata ad ascoltare con più attenzione i
suoni del Congo ho sentito che ce n’è uno davvero bello ed è la gioia dei bambini. Una costante. Qui i bambini piangono solo perchè hanno fame
e se sono ammalati . Se, invece, sono
ricoverati in ospedale, sono costretti a sopportare flebo, iniezioni e tanto
altro, quando ti avvicini per chiedergli come va ti dicono che stanno bene e, se ci riescono accennano anche
ad un sorriso. Hanno tanta dignità!!..
Oggi ero a lavoro al centro nutrizionale con Maria e tra le
diverse attività da fare con i bambini, abbiamo deciso di utilizzare i colori a
tempera. Qui i colori a tempera sono una novità. Ai più piccoli faceva paura
vedere che qualcosa che loro nn conoscevano potesse cambiargli il colore della
pelle ,poi però, presa un pò più di confidenza con i colori, si sono divertiti
un mondo, utilizzando persino le loro dita come pennelli... bastava chiudere
gli occhi e ascoltare le loro risate per sentirsi felici.
Imsomma, sembrerà tutto troppo scontato, ma vedere lo
stupore e la meraviglia negli occhi di un bambino da le sue soddisfazioni...e
se questo è il Congo, malgrado tutte le difficoltà che sarò costretta ad
affrontare e nonostante non ci siano leoni ed elefanti, sono felice di essere
qui!!!
Antonietta
Servedio
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