Moyo
a tutti!
Ci presentiamo, siamo Marianna e Stefano, due volontari europei
partiti casualmente entrambi dalla provincia di Cuneo in direzione Tshimbulu
qualche giorno fa!
Dopo
il volo internazionale fino a Kinshasa, capitale della RD Congo, una giornata
di commissioni burocratiche tra ambasciata & Co., lo stupore nel vedere la
capitale tempestata di immagini di pubblicitarie di prodotti per sbiancare la
pelle (ovviamente chimici e decisamente devastanti per la pelle) per avere,
testuali parole, “una pelle perfetta del colore del cocco”, un volo (cargo)
interno non partito, o meglio decollato e rientrato dopo 15 minuti per problemi
tecnici, la relativa giornata di attesa a bordo dell'aereo, la partenza dello
stesso l'indomani (riparato e ancora con i nostri bagagli a bordo, tutti!) in
direzione Kananga, capitale del Kasai Occidentale, 4 orette di pista sterrata
per lo più sabbiosa…. Abbiamo finalmente raggiunto la nostra destinazione
finale!
Tshimbulu,
agli occhi di uno straniero bianco europeo in prima visita, si presenta come un
agglomerato di capanne in mattoni o legno con tetti di paglia e qualche
semplice costruzione dell’epoca coloniale belga ormai in decadenza ….è difficile
immaginare la presenza di 13.000 abitanti, questo territorio è veramente
esteso!
La
strada, anzi, la pista sabbiosa, è percorribile solo con mezzi adatti, meglio
se 4x4 per le non rare piogge. La prima volta che la si percorre sembra
un’unica via, ma dalla seconda “gita” e con un po’ di aiuto da parte
dell’accompagnatore si apre davanti ai nostri occhi una ramificazione di
direzioni, che portano a diversi villaggi nelle vicinanze, e quanta gente
incontriamo sulla strada, contiamo tante scuole e tanti dispensari, sia
pubblici sia privati. La condizione di qualsiasi costruzione è a dir poco
fatiscente, ma la situazione non sembra fermare i lavori, gli studenti sono a
scuola, anche se ci sono mattoni crollati a terra o buchi nel muro e capre e
galline gironzolano tra i banchi…
Nessun commento:
Posta un commento